MOSTRA MUSEO
apertura primavera 2025
LA MOSTRA
Enoteca Italiana offre, nella suggestiva esposizione collocata nei locali storici della Fortezza Medicea di Siena, schede tecniche e vetrine espositive per illustrare al visitatore il vastissimo patrimonio enologico italiano.
La selezione dei vini presente alla Mostra Permanente si rinnova ogni anno, grazie al lavoro di una commissione di esperti del settore, che aggiorna costantemente i prodotti presenti all’insegna della qualità e delle tendenze di mercato. Uno spaccato vivido e coerente del mondo del vino italiano .
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ALLA SCOPERTA DELLA TOSCANA
Diverse esperienze per vivere al meglio l'Enoteca e la Toscana
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Prenota
Puoi prenotare il tuo posto alla Mostra Museo dell'Enoteca Italiana Siena
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Percorso Degustazione
Puoi aggiungere anche il tuo personale “Percorso Degustazione” all'interno dell'Enoteca Italiana di Siena prenotando subito i vini che vorrai assaggiare durante la tua visita
Scopri la storia del vino italiano e scegli la tua esperienza personale di degustazione
La piramide qualitativa ed il sistema delle Denominazioni di Origine
1963
Nasce Il sistema delle Denominazioni di Origine Controllata (D.O.C) e delle Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G) con l’attuazione della prima regolamentazione (DPR 930/1963) che codifica e
sottopone a tutela i vini sulla base delle principali caratteristiche produttive ed organolettiche.
La Vernaccia di San Gimignano fu il primo vino di cui venne regolamentata la produzione ad ottenere la D.O.C., a cui seguirono ulteriori riconoscimenti. Negli anni’80 seguì l’attribuzione delle prime DOCG, prime tra le quali il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano ed il Barolo, che già avevano ottenuto la D.O.C. nel 1966.
1992
Si rende necessario apportare cambiamenti alla legge 930, introducendo le Indicazioni Geografiche Tipiche. La nuova legge, la 164 del 10 febbraio 1992, oltre ad introdurre le I.G.T, apporta la novità di una classificazione secondo il criterio della “piramide qualitativa,” con la suddivisione dei vini in tre grandi categorie, appunto DOCG, DOC e IGT, ai quali si aggiungono i generici “vini da tavola” posti alla base della piramide stessa ed in contrapposizione ai vini DOCG posti sulla sommità più alta.
2008
La Comunità Europea introduce alcune novità per quanto riguarda la commercializzazione (reg.479/2008). Il progetto di riforma mira ad una semplificazione, creando due categorie con Indicazione Geografica (Denominazione di origine Protetta ed Indicazione Geografica Protetta), più sinteticamente D.O.P. ed I.G.P., e vini senza indicazione geografica. Lo Stato italiano ha comunque consentito e continua a consentire l’utilizzo delle DOCG, DOC ed IGT che possono essere presenti in etichetta congiuntamente con DOP o IGP o da sole. Attualmente in Italia sono riconosciute 78 DOCG, 341 DOC e 118 IGT2016
Legge 12 dicembre 2016, n. 238 – Testo Unico della vite e del vino
Si tratta di un riordino della normativa vitivinicola, ma allo stesso tempo ci sono delle innovazioni fondamentali quali ad esempio l’art. 1 in cui si stabilisce che la Repubblica Italiana salvaguarda il vino e la vite come patrimonio ambientale culturale, gastronomico e paesaggistico dell’Italia o all’art. 6 in cui vi è il riconoscimento di vitigno autoctono italiano definito come il vitigno appartenente alla specie Vitis vinifera di origine esclusivamente italiana presente in aree geograficamente delimitate e il cui uso in etichetta è riservato ai vini DOCG, DOC e IGT.